Solo chi ricorda una Lazio di tanti anni fa, può capire realmente cosa significa vincere in casa della Juventus. Abbattere il tabù e vedere che “la bestia nera”, anzi, bianconera, non fa più così paura.

 Eroe per una sera: Thomas Strakosha.

Chiariamo subito, non è Dybala ad aver tirato male, perche’ quel calcio dal dischetto non aveva nulla di sbagliato, è stato il “portierino” biancoceleste ad aver fatto una grande parata. 

Perché quando giocano i grandi, tu grande lo diventi. Lui che era stato accolto nello scetticismo più totale, forse anche per la nazionalità di Igli Tare in tempi in cui il ds era tutto fuorché apprezzato.

“Strakosha chi? Il panchinaro della Salernitana”… Eh sì, ahinoi, questo era stato il “caldo” benvenuto.

Mi ricordo ancora quando fu preso e sbattuto in campo e mi chiedevo chissà cosa pensava in quei momenti, in quei 5 minuti prima di posizionarsi tra i pali. 

Aveva esordito in Serie A proprio nella gara d’andata contro il Milan, persa 2-0 in quel di San Siro. Fare il portiere non è roba facile. È forse meno pirotecnico di un centravanti, ma non è roba facile. Te ne stai lì, osservi il gioco finché all’improvviso vieni chiamato in causa, magari per una gaffe di un tuo compagno ed ecco la parata che ti esalta, o il goal che ti affossa.

Marchetti prima di lui, Marchetti che voleva un gran bene alla Lazio ed il laziale ricambiava. Un posto difficile da prendere, un’assenza enorme da colmare. Strakosha però si è sempre mostrato “pronto”, nessuno ha mai detto “bha era emozionato, cose che capitano è giovane”, lui era pronto e si è preso la porta biancoceleste. Giovane eppure “navigato”: curioso l’assioma però nulla potrebbe esprimere meglio il giocatore.

La Juventus ancora, come fu in Supercoppa, è stata messa al suo posto da un giovane, Murgia e sabato sera è toccato a Tommasino. Non è facile trovarsi Dybala davanti, ora sì tutti a ridere a prenderlo in giro, ma lo stesso “marziano” Messi sbagliò un rigore che peso’ una finale. Non è facile perché sei alla fine, tutto è in mano tua, anzi, nei tuoi guantoni e sai che un pareggio sarebbe amaro più di una sconfitta.

Lui ce l’ha fatta, non ha tentennato nella freddezza che è diventata il suo marchio distintivo. La Lazio di Inzaghi, la Lazio di giovani e senatori che convivono serenamente in questa apoteosi biancoceleste.

Strakosha è il nostro portiere, laureatosi finalmente col massimo dei voti all’ Allianz Stadium parando il bellissimo tiro di Dybala da dischetto, sfatando un tabù durato 15 anni.

Grazie Tommasi’! 

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